The well known Italian web magaziine "RomainJazz" write an article on our project:
Jazzrights.com è un nuovo portale al cui interno è ospitata la Jazz Improvisation Library.
Alla base del concept ci sono riflessioni e ricerche di tipo musicologico applicate al diritto d'autore. Il cuore del sistema è la Library, che si prefigge lo scopo di raccogliere in un unico grande contenitore-archivio parte dell'immenso patrimonio costituito dalle improvvisazioni dei musicisti che hanno fatto la storia del jazz, attraverso le trascrizioni realizzate da ogni studioso e da ogni strumentista di questa musica.
Il jazz si è tramandato attraverso i dischi, documenti sonori costituenti le vere e proprie opere "testuali", generatrici a loro volta, attraverso l'ascolto e l'assimilazione, di nuove testualità.
Insieme alle improvvisazioni storiche, scopo del progetto è anche quello di pubblicare la produzione contemporanea, puntando a far sviluppare, nei musicisti, una nuova e più marcata sensibilità autoriale rispetto alle loro creazioni estemporanee, ma anche rispetto alla scrittura di arrangiamenti orchestrali originali su brani famosi.
"Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore”, recita l’Art. 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948). Per loro natura, però, la maggior parte delle improvvisazioni, se non fissate su supporto fonografico e poi diffuse, muoiono nel momento stesso in cui sono nate. L'evanescenza e l'irripetibilità del jazz solo fanno parte, ovviamente, dell’essenza intrinseca delle musiche improvvisate. In ragione di questa prerogativa, tuttavia, si è perpetuata nel tempo una netta sperequazione di trattamento economico tra gli autori di melodie (standards, Broadway songs, pop songs, ecc.), ed i musicisti interpreti - improvvisatori.
L'assenza di un testo scritto e ripetibile, e l'oggettiva difficoltà tecnica di fissare e depositare tali speciali opere dell'ingegno, ha fatto si che i jazzisti siano stati quasi sempre strumento di produzione di ricchezza da diritti d'autore per gli eredi dei famosi songwriters e delle loro edizioni multinazionali, anziché per se stessi. Chi crede di esprimere valori di libertà improvvisando su temi preesistenti, in realtà, per il sistema consolidato del copyright, rende in qualche modo un "servizio" alle altrui economie.
JazzRights.com si pone comunque l'obbiettivo primario di raccogliere, con approccio sistematico e bibliografico, i contributi dei musicisti costituiti da trascrizioni di improvvisazioni jazz di rilevanza storica.
Le improvvisazioni, di ieri e di oggi, saranno visibili e/o udibili insieme nel database pubblico (la Library). Potranno essere oggetto di studio e comparazione in tutto il mondo, fonte di nuove ispirazioni, e potranno essere apprezzate con i "like", stimolando creatività, originalità e produttività."